The Bright House II
Group show / 23-28 8 2015
Tenimenti Luigi d’Alessandro, Località Manzano, Cortona
Il gioiello contemporaneo è un mondo tanto poco conosciuto nel nostro paese quanto molto celebrato e frequentato all’estero. Un mondo che non si ritrova né nell’oreficeria tradizionale né nella pratica saltuaria delle piccole sculture indossabili realizzate talvolta dagli artisti come miniaturizzazione delle loro opere. Dalla prima accoglie i materiali e le tecniche di lavorazione mentre della seconda la libertà di sperimentazione e di assemblare elementi diversi.
Si differenzia da queste, invece, per la grande autonomia che caratterizza ogni singolo pezzo, per la volontà di creare forme artistiche che trovano la loro piena espressione soltanto quando sono portate sulle dita delle mani, intorno al collo o appuntate su un vestito.
Il gioiello contemporaneo non è un semplice accessorio ma piuttosto un progetto originale, dove forma e contenuto sono ancora una volta inscindibili, dove la manualità e la sapienza artigianale incontra la cultura dell’innovazione. È un’opera d’arte in cui affiora la drammaturgia delle energie primarie, in cui si modella senza fare scultura, in cui è possibile riversare gli accadimenti del mondo o raggiungere visioni unitarie della natura. Chi lo crea è artista e designer, artigiano e innovatore, esponente non più di un “arte minore” ma della possibilità di creare un linguaggio autonomo che amplifichi quello naturale del corpo.
Per il secondo anno consecutivo presso le affascinanti serre del parco dei Tenimenti D’Alessandro (Manzano, Cortona) dal 23 al 28 Agosto si rinnova l’appuntamento promosso dalla Galleria Antonella Villanova con questo intrigante e poco conosciuto mondo del gioiello d’artista. Anche quest’anno, “The Bright House” titolo della mostra, ospita le opere di nove tra più importanti creatori ed esponenti internazionali del gioiello contemporaneo. Una mostra che riesce a rappresentare la complessità e la varietà delle sue espressioni: dalle figure fantastiche di Manfred Bischoff, purtroppo recentemente scomparso, al minimalismo di Giampaolo Babetto, dalla natura immaginifica dell’olandese Ralph Bakker alla ieraticità tecnologica di Helen Britton, dalle morbidezze animali di David Bielander alle solidità ossidate di Peter Bauhuis, dai liberi accostamenti di Rike Bartels alle concrezioni materiche delle italiane Lucia Massei e Marzia Rossi.
Exhibited Artists
Manfred Bischoff
Helen Britton
Philip Sajet